Progetto Riduzione impronta carbonio

Riduci la tua impronta di carbonio piantando alberi presso la Food Forest di Tenute il Maggese

Trascorri mezza giornata piantando alberi da frutto nelle campagne di Tenute il Maggese per ridurre l’impronta di carbonio generata dal tuo viaggio. Rispettando etiche e principi della Permacultura, Salvatore e Stefania stanno piantando centinaia di alberi da frutto per realizzare una Foodforest e applicando sulle linee diverse tecniche a confronto, come il sistema sintropico o le tecniche dell’agricoltura organica rigenerativa. Potrai visitare il primo sistema agroforestale progettato in permacultura realizzato in Ogliastra, e far parte di un progetto innovativo dall’impatto globale. Aiuterai la giovane coppia a piantare degli’alberi, generalmente mandolrli e noci insieme arbusti come mirto e eleagnus e aromatiche come timo e salvia e tante altre. Apprenderai le tecniche per piantare in modo efficace e ecosostenibile. Imparerai passo a passo i vari processi della piantumazione: scavare, mettere il compost, piantare l’albero, pacciamare e realizzare la fossa per arginare e infiltrare l’acqua piovana. Potrai inoltre apprendere le tecniche di gestione delle acque, tema di grande importanza in questo territorio particolarmente siccitoso d’estate ma a carattere torrentizio durante l’inverno. In questo modo avrai fatto un’azione concreta contro il cambiamento climatico e avrai ridotto l’impatto ambientale del tuo viaggio, imparando al contempo tante nozioni utili.

Costo dell’esperienza: da €20 a persona (min. 2 persone, max. 15)

In alternativa, è possibile donare la stessa somma di denaro e delegare a Stefania e Salvatore la piantumazione di un albero e le sue piante di supporto.

È sufficiente donare €20 per un albero o €50 per 3 alberi sull’account PayPal agroforestryogliastra@gmail.com. Nel commento della donazione potrai inserire il tuo nome e cognome e un indirizzo per ricevere un attestato insieme alla ricevuta fiscale.

Tutti i donatori e le donatrici verranno tenuti informati, se daranno un loro indirizzo email, sulla crescita delle piante tramite email.

Il progetto della Food Forest, redatto da Giuseppe Sannicandro, è partito a luglio del 2021. Ad oggi il numero di alberi da frutto piantati ammonta a oltre trecento, e prevede la piantumazione di 1600 ulteriori alberi da frutto tra mandorli e noci. Gli alberi piantati assorbiranno CO2 per l’intera durata della loro vita, oltre a produrre humus e biomassa che contribuirà a stimolare la rigenerazione del suolo, contribuendo a fissarvi grandi quantità di carbonio e comportando una migliore gestione delle risorse idriche. Aumentando la fertilità e l’ombra, il sistema agroforestale ospiterà miliardi di microrganismi benefici che a loro volta fisseranno carbonio rendendo ancora più efficiente la riduzione dell’impronta di carbonio.

“Siamo convinti che implementare metodi ecosostenibili nel nostro lavoro si debba affiancare al ridurre le impronte carbonio che ogni giorno lasciamo sul nostro pianeta, anche per quanto riguarda spostamenti e viaggi”

Per scoprirne di più, leggi questo articolo pubblicato da Italia che cambia sul progetto ad opera di Stefania e Salvatore o guarda questo video al riguardo.

Il progetto abbraccia diversi ambiti

Ambito ambientale

Riduzione della CO2 liberata e creazione di un’offerta di pozzi di ossigeno assimilabili agli spostamenti dei turisti sensibili ai problemi climatici e alle agenzie di ecoturismo, ma in generale a tutti i cittadini sensibili.

Ambito economico

ci permette di consolidare una realtà agricola che da piccola integrazione al reddito potrebbe diventare attività trainante e destinata a crescere e che potrebbe creare nuovi posti di lavoro. Giornalmente constatiamo una sempre maggiore attenzione ai temi della salute, dell’alimentazione e della prevenzione delle malattie oltre al bisogno di zone immediatamente vicine alla città dove godere della bellezza della natura e di creare sempre nuovi polmoni verdi

Aspetto sociale

Ci permette di potenziare le reti nel territorio inserendoci nelle piccole filiere locali dei trasformatori virtuosi, e contribuire alla riscoperta dell’agricoltura naturale già tradizionale per i nostri nonni e alla coltivazione dei cereali in zone in cui è stata abbandonata e si credeva ormai un’utopia. Inoltre, lavorando cereali minori e varietà di frutta antiche promuoviamo la biodiversità del territorio, dell’ambiente agrario e dell’alimentazione. Tornare a coltivare e promuovere i sistemi agroforestali come il nostro significa anche favorire la nascita di nuove imprese nel territorio, facendolo rivivere. Il nostro progetto pilota potrebbe ispirare altre aziende allo sviluppo di nuovi metodi per il recupero dei terreni incolti. A dimostrazione di ciò, ci sono già altre due aziende agricole nella nostra rete che sono pronte a piantare alberi con lo stesso metodo.