Rete dei Semi della Sardegna

La Rete dei Semi della Sardegna, precedentemente Casa dei Semi, è nata come un progetto collettivo ed autogestito per la salvaguardia della biodiversità attraverso l’agricoltura rispettosa del suolo e delle persone. Il progetto si ispira ad un bisogno comune, emerso durante un’assemblea di Genuino Clandestino Sardegna nel 2016 che racchiudeva anni di riflessioni e di idee. Da allora, come gruppo aperto e orizzontale in costante evoluzione, ci siamo incontrati regolarmente per perseguire i nostri obiettivi tramite pratiche di partecipazione diretta.

Essendo dislocati in tutto il territorio sardo, abbiamo scelto un luogo centrale in cui convergere e poterci sentire a casa: era il piccolo paese di Domusnovas Canales, a pochi chilometri da Ghilarza. A Gennaio 2023 la Rete dei Semi ha inaugurato la sua nuova sede centrale a Nuoro e il referente è Maurizio Fadda.

L’obiettivo principale era intraprendere un percorso di autodeterminazione alimentare, in modo tale da prescindere da dinamiche basate unicamente sul profitto, e di riportare l’agricoltura ad un ruolo di primo piano guidati dall’idea che “mangiare è un atto agricolo” (Wendell Berry). Vogliamo sperimentare forme di socialità alternative e orizzontali, per dare vita a pratiche che restituiscano autonomia agli individui, ai popoli e ai territori. Ci impegnamo affinché si diffonda la pratica dello scambio di semi autoprodotti sul territorio così che la selezione genetica delle varietà coltivate torni ad essere partecipativa anziché essere imposta da multinazionali distanti dalle nostre esigenze. Tutto questo per superare l’assurda pretesa dell’uniformità perché crediamo che la varietà è essenziale per la vita ed è la vita stessa a dimostrarcelo.

La Rete dei Semi vuol essere quindi strumento di cambiamento socio-economico: da una situazione di abbandono e marginalità che hanno caratterizzato le campagne sarde negli ultimi decenni si vuole passare ad uno sviluppo fondato sulla rivalorizzazione del territorio (dove territorio significa innanzitutto agricoltura).

Ogni anno la Rete dei Semi festeggia l’approssimarsi della Primavera e della stagione orticola creando l’occasione di ricondividere i semi che insieme abbiamo messo in circolo, scambiare nuova vita e conoscenza, oltre a barattare, vendere e donare autoproduzioni. L’intero evento è dedicato alle persone appassionate al salvataggio di semi che vogliono scambiare conoscenze riguardo a come conservare e migliorare la genetica dei propri semi con metodi partecipativi, e fare rete per scambiare semi, piante, aiuto ed informazioni.

La diffusione libera dei semi autoprodotti e la loro coltivazione nel rispetto del loro ecosistema sono i principi fondamentali alla base del nostro impegno. **

Per poter entrare a far parte della rete come donatore o donatrice di semi, ti dovrai impegnare a prendertene cura e osservarli per almeno tre anni, annotandone le caratteristiche. Questo ci permetterà di archiviare tali caratteristiche per trasmetterle a chi li chiederà in futuro. Ogni seme presenta caratteristiche uniche, sebbene alcune di queste accomunano le varietà di ciascuna famiglia. Di conseguenza, uno studio sistematico si rivela molto utile ai nostri fini.

Se vuoi richiedere dei semi per incaricarti della loro coltivazione, moltiplicazione e diffusione, riceverai una scheda descrittiva e dovrai compilare una scheda di restituzione con le tue osservazioni. Richiediamo inoltre la restituzione alla Rete dei Semi di una quantità maggiore rispetto a quella ricevuta.

Puoi trovare a questo link delle schede informative sul processo di riproduzione dei semi.